Imprevisti

Premetto che questo post è uno sfogo notturno perchè la luna è troppo forte e non riesco a dormire.

Oggi dovevo partire per il mio viaggio. Andare alla stazione, prendere un treno fino a Paris poi un’altro ed un’altro ancora fino a Tolone. Fare due passi al porto capire, dove e come salire sul traghetto. Perdermi, ma non troppo, per la città. Imbarcarmi… e così via. Pantelleria ,io, la Gigia6x7, 30 rulli scaduti, il mio quaderno e tanti dubbi.

Oggi sarei dovuto partire, invece ho costruito un mobile per la mia altra creatura adottata da poco… non ha un nome, per ora, ne sono sicuro del suo sesso, sicuramente è molto ingombrante.

Tra qualche mese sarei dovuto tornare per andare a fare una residenza creativa a firenze per un’altro mio progetto, ReRoom, opposto come idea alla narrativa di viaggio. Niente di tutto questo si farà.

La quarantena di per se, non è troppo differente dal mio quotidiano degli ultimi mesi, tranne per il fatto che mi sento molto meno in colpa. E devo dire che vivere in una società dove la carta igenica è la priorità mi rassicura molto, almeno non dovrò sgomitare per i beni primari. Quello che mi fa incazzare è che il mio viaggio ed il progetto di residenza saranno totalmente viziati da questa pandemia. “Sei andato a fare un viaggio per riprenderti dalla clausura??” “Il tuo progetto di camera oscura mi fa pensare a quanto devi aver sofferto in quarantena”… che palle. Vabbè più in la penseremo ad altre cose.

Che bello questo tempo.

Assomiglia tanto a quei sabati pomeriggio, cercando gettoni per telefonare a casa dell’amico in ritardo… e a tutti quei momenti di sana solitudine di cui ci stiamo privando fissando un monitor.

Questa voce è stata pubblicata il 10 aprile 2020 alle 23:37. È archiviata in notes, Ogigia con tag , , , , , , , , . Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

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